Sbiancamento dentale

Sbiancamento Dentale

Lo sbiancamento dentale è una delle pratiche odontoiatriche più antiche nella storia; forse non lo sapevi, ma risale ai tempi degli antichi romani. Successivamente i primi esperimenti di sbiancamento dentale vennero effettuati da alcuni medici nel 1877, i quali prevedevano l’utilizzo di acido ossalico e acido idrocloridrico.

È un trattamento estetico che da un lato agisce sui denti sani, permettendo di migliorare il colore e di renderli più bianchi, dall’altro invece aiuta a risolvere discromie dentali, anche severe, dovute a traumi, trattamenti endodontici incongrui o patologie sistemiche.

Come funziona lo sbiancamento dentale?

Clinicamente, lo sbiancamento è un processo chimico, mediato da sostanze di varia tipologia e concentrazione, che determinano un effetto cosmetico a carico dei tessuti duri del dente, con conseguente miglioramento delle caratteristiche estetiche.

I prodotti che vengono utilizzati a tal fine contengono principalmente perossido d’idrogeno e perossido di carbammide, impiegati in varie concentrazioni a seconda della tecnica che si intende utilizzare e alle esigenze del paziente.

A questo punto, il perossido, una volta entrato in contatto con il dente, libera ossigeno attivo che va ad eliminare le pigmentazioni attraverso una reazione chimica di ossidoriduzione. Le molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, rendendole dunque non più visibili.

Lo sbiancamento rovina i denti?

Lo sbiancamento dentale professionale, eseguito presso lo studio dentistico o sotto supervisione di un igienista o di un odontoiatra, non fa danni; anzi, è più frequente fare più danni lavando i denti con il bicarbonato e il limone pensando di ottenere un effetto più luminoso.

Quanti e quali tipi di sbiancamento esistono?

Nel nostro studio eseguiamo le seguenti tecniche di sbiancamento dentale:

  • Sbiancamento Illuminante Click, a seguito di una seduta di igiene: è un trattamento sbiancante rapido nato per i pazienti che cercano una soluzione pratica e veloce per ottenere un sorriso ancora più bianco dopo la pulizia dei denti. Questo trattamento utilizza una bassa concentrazione di perossido di carbamide (16%), non richiede la protezione gengivale ed ha una durata di circa 10-15 minuti.
  • Sbiancamento professionale in poltrona: solitamente con questa tecnica è previsto l’utilizzo di gel a base di perossido ad alte concentrazioni con tempi di contatto relativamente brevi. Si tratta di circa due sedute della durata di circa 75 minuti, a distanza di 10-15 giorni l’una dall’altra.
  • Sbiancamento professionale domiciliare con mascherine: in questo caso viene eseguita una prima seduta di igiene orale domiciliare, in un secondo momento vengono prese le impronte digitali della bocca per la realizzazione delle mascherine, e infine vengono consegnate al paziente le istruzioni di sbiancamento domiciliare e le mascherine su misura da indossare durante il giorno con i relativi gel a diverse concentrazioni.

Quanto dura l’effetto dello sbiancamento?

Non esiste una risposta precisa a questa domanda, in quanto sono moltissimi i fattori che influiscono sulla durata dell’effetto sbiancante. Sicuramente sono da tenere in considerazione la bocca del paziente, le caratteristiche dei denti, la tecnica utilizzata, la precisione con cui si sono seguiti i consigli e i tempi per il trattamento, l’attenzione per l’igiene orale a casa, le abitudini viziate del paziente e il tipo di trattamento stesso.

È un trattamento doloroso?

Lo sbiancamento dentale è un trattamento del tutto indolore.

L’unico possibile effetto indesiderato è una aumentata sensibilità dei denti nelle ore seguenti il trattamento, che si può controllare con appositi prodotti consigliati dall’igienista e contenenti nitrato di potassio.

 

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